20 gennaio 2012

Parola di menti straordinarie


Mi considero molto fortunato a essere senza Dio, così non ho da pensare a certe cose. L’unico problema è se vogliamo o no migliorare la qualità della vita, senza far del male a chi ci sta attorno.
1962, James Watson 

Mi sembra che la specie umana sia un risultato molto imperfetto dell’evoluzione, per ora: certo c’è spazio per progredire a migliorarla. La vita ha ancora alcuni milioni di anni di fronte a sé sulla terra, e certamente non passeremo alla storia come il suo prodotto finale: al massimo, una tappa intermedia. La religione deve adattarsi alle scoperte scientifiche: se c’è un conflitto con la scienza, è lei che deve cedere. Ma io non sono un ateo: per me l’ateismo è l’altra faccia della medaglia del teismo. Credo che la religione ci possa fornire una guida spirituale, e per me Gesù Cristo è come un maestro morale.
Confesso di non aver mai letto Spinoza. Io so solo di credere che ci sia un’unica realtà, di cui il cervello può comprendere sempre più aspetti, man mano che diventa più complesso con l’evoluzione. Noi uomini comprendiamo ciò che ci permette il chilo e mezzo di materia grigia che abbiamo in dotazione, che comunque è parecchio: la relatività, la selezione naturale, le variazioni Goldberg, la Capella Sistina … Sono tutti modi di avvicinare la bellezza e la verità. Ma probabilmente non sono molto, in paragone a ciò che altri esseri e altri cervelli potranno fare tra qualche miliardo di anni.
1974, Christian de Duve 

L’obiettivo finale è di poter progettare nuove cellule artificiali, in grado di compiere a comando compiti che vengano loro assegnati. In altre parole, per ora ci siamo limitati a leggere il codice genetico, ma è giunto il momento di riscriverlo!
- Finora però c’è stato un unico autore: non ci sono pericoli nel voler giocare a fare Dio?
Se pensa alla possibilità di poter fare brutte cose, sarebbe difficile competere in questo con la natura: ad esempio, a noi non verrebbe mai in mente di costruire qualcosa come l’antrace. Queste cose le lasciamo fare a Dio: se gli piace giocare a fare l’assassino, è un problema suo. Noi cercheremo di fare soltanto cose buone.
1978, Hamilton Smith 

Il Vaticano considera la biologia oggi allo stesso modo in cui considerava l’astronomia ai tempi di Galileo. La sperimentazione animale è utilissima: ad esempio per lo sviluppo di tecniche operatorie in cardiologia. Non si può proprio farne a meno nella ricerca. Almeno per una buona parte della medicina.
Senza nemmeno saperlo, molti animalisti sono contrari a una ricerca di cui loro stessi si avvantaggiano! E poi, spesso non si rendono conto che la ricerca sugli animali serve anche agli animali stessi: ad esempio, per sviluppare vaccini per le loro malattie. Il che non significa, naturalmente, che allora si possano liberamente infliggere sofferenze inutili.
Troppo spesso, purtroppo, il pubblico viene esposto a una propaganda unilaterale: religiosa, politica, ambientalista, animalista … Per avere opinioni equilibrate bisogna chiedere cosa ne pensano i medici e gli esperti.
1981, David Hubel 

Dire “l’origine è Dio" è solo un modo diverso di dire “non sappiamo qual è l’origine”. La scienza è conoscenza, mentre una religione è soltanto un costrutto sociale che alcuni (in genere, i deboli) trovano utile, e altri (in genere, i potenti) sfruttano per i loro scopi.
1993, Richard Roberts

A me il Principio Antropico sembra semplicemente un errore logico: il passaggio dall’ovvia constatazione che la vita non sarebbe possibile se l’universo non fosse come è, all’assurda ipotesi che l’universo è come è affinché la vita sia possibile. Lei che ne pensa? Penso che sia una cosa senza senso, una forma di misticismo. Probabilmente anche la vita stessa è il risultato di processi di autorganizzazione spontanea.
1977, Prigogine

Gli scienziati devono anzitutto decidere se ciò che hanno scoperto creato può aiutare o danneggiare la gente. E poi, se se ne può abusare. L’atto della creazione è incompleto, senza il giudizio morale. La società non vuole vedere i lati oscuri di ciò che rende la sua vita migliore, e li rimuove. Ci piace la carne, ma non ci piace assistere alla macellazione degli animali. L’irrazionalità è una qualità intrinseca dell’azione umana. E la poesia, la letteratura, l’arte, e l’umanesimo in genere, ci aiutano appunto a comprenderla. Gaia, cioè la Terra come organismo, vive senza preoccuparsi troppo delle sue specie.
1981, Roald Hoffmann

"Ebrei, cristiani e musulmani affermano che le loro scritture hanno una conoscenza dei bisogni dell'umanità talmente approfondita che potrebbero solo essere state scritte sotto la direzione di una divinità onnisciente. Un ateo è semplicemente una persona che ha preso in considerazione tale affermazione, ha letto i libri e ha trovato l'affermazione stessa ridicola. Non c'è bisogno di prendere tutto per fede, o essere in alternativa dogmatici, per rigettare credenze religiose ingiustificate. Come disse una volta lo storico Stephen Henry Roberts (1901-71): «Io sostengo che siamo entrambi atei, solo che io credo in un dio di meno rispetto a voi. Quando capirete perché rifiutate tutti gli altri possibili dèi, capirete anche perché io rifiuto il vostro.»"
2001, Sam Harris

La parola Dio per me non è più di un’espressione e un prodotto della debolezza umana. La Bibbia è una collezione di onorevoli ma primitive leggende per lo più infantili. Nessuna interpretazione, di nessun genere, può cambiare questo per me
1954, Albert Einstein

Non dobbiamo trascurare la probabilità che il costante inculcare la credenza in Dio nelle menti dei bambini possa produrre un effetto così forte e duraturo sui loro cervelli non ancora completamente sviluppati, da diventare per loro tanto difficile sbarazzarsene, quanto per una scimmia disfarsi della sua istintiva paura o ripugnanza del serpente.
1887, Darwin

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