25 gennaio 2012

Lettera a nostro signore.

Caro Dio, devo chiederti un favore. Ho una consuocera che crede in te e questo costituisce un problema nel momento in cui tento di dialogare con lei sulle basi del buon senso, poiché il credere in un'entità e in fenomeni sovrannaturali, qualsiasi essi siano, va contro la sua pretesa natura di persona razionale ed onesta intellettualmente. La ragione e l’etica sono infatti come tu stesso ci dimostri incompatibili con la teoria e la pratica del Cristianesimo.

Certo, lei cerca di lenire il mio dolore demitizzando, come tutti fanno, la sua devozione a una sola parte delle tue istituzioni, dicendo in particolare di non credere in tutta la bibbia ma solo in alcune delle sue parti. Purtroppo dimentica che la Santa Madre Chiesa (che frequenta periodicamente e che saluta ogni volta con quel segno che, ahimè, ricorda le truci sofferenze imposte a tuo figlio), per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia dell’Antico sia del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché scritti per ispirazione dello Spirito Santo, perché hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa.


Dice che ti ama perché ha avuto la prova della tua esistenza, perché un giorno era triste, ha pregato e dopo qualche tempo le è tornato il buon umore. Si comporta insomma come il cane di Darwin che quando vedeva la tenda muoversi per il  vento abbaiava credendo che vi fosse una persona nascosta dietro. Per completare la dimostrazione della tua esistenza si fa supportare spesso dalle tipiche fallacie logiche dell'argumentum ad ignorantiam tanto care ai tuoi fedeli, i quali puntualmente dimostrano la tua esistenza grazie all'impossibilità di dimostrare la tua non esistenza.

Per capire meglio il perché di tutta questa devozione ho riletto la tua parola con passione; quel maldestro e contraddittorio pastone di leggende egizie e babilonesi prima e di precetti mediorientali poi, promosso mediante un marketing focalizzato sull'imposizione fin dalla giovane età e la storica complicità con i poteri politici, militari ed economici. Ho cercato di immedesimarmi nelle condizioni di ignoranza e superstizione che hanno impalcato i retaggi della nostra società occidentale. E ho tentato di comprendere perché tra le infinità di religioni che hanno popolato lo spazio e il tempo, ognuna delle quali pretende giustamente di detenere la verità, il destino l'ha obbligata a scegliere proprio questa che purtroppo tra le tante va contro qualsiasi forma di buon senso e libertà individuale.

Lei non crede ad Adamo ed Eva, dimenticando che secondo il catechismo sono loro i nostri letterali progenitori (altrimenti perderebbe senso la storia del Peccato Originale e si rivelerebbe inutile la redenzione). Forse dubita perché sei stato un Dio un po' pasticcione quando "ti pentisti di aver fatto l’uomo sulla terra e te ne addolorasti in cuor tuo", decidendo di sterminare ogni essere vivente: uomo, animali e uccelli. Un comportamento singolare, per un dio considerato onnipotente e onnisciente, soprattutto in virtù del fatto che anche in seguito ti pentisti di altre tue azioni: ad esempio, "di aver costituito Saul re" o Dio degli eserciti. La cosa ovviamente non ti turbò, visto che in Geremia confessasti tranquillamente, e in maniera piuttosto sconcertante: "Talvolta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di sradicare, di abbattere e di distruggere; ma se questo popolo, contro il quale avevo parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di fargli”. Altra volta nei riguardi di un popolo o di un regno, decidesti di edificare e di piantare, sì, “ma se esso compie ciò che è male ai miei occhi non ascoltando la mia voce, io mi pentirò del bene che avevo promesso di fargli.".

Dio così sfacciatamente poco superpartes, che dopo la creazione hai deciso di salvaguardare solo uno dei popoli maledicendo tutti gli altri e comportandoti con ingiusta parzialità nei confronti di un popolo eletto per motivi non meglio definiti, non certo perché fossero giusti e retti come si evince dalla storia che hai dettato. Dicesti un giorno ad Abramo: "Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e maledirò coloro che ti malediranno, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra.".

Nel nome dei tuoi maldestri progetti, fin da subito poco chiari e non riguardanti più tutta la discendenza di Adamo, hai consentito le azioni più riprovevoli, come quando Abramo scende in Egitto, e temendo che gli Egizi lo uccidano per prendersi la sua bella moglie Sara, le ordina di dire che è solo sua sorella. Il faraone se ne invaghisce, benché ella sia sulla settantina, e pur di averla colma Abramo di "greggi, armenti, asini, cammelli, schiavi e schiave". Ricordi quando invece di punire il patriarca per il suo vigliacco e fraudolento comportamento, colpisti invece il faraone e la sua casa con grandi calamità Sotto il nome di Javhè e il rendesti sterili tutte le donne della sua casa, sotto il nome di Elhoim?

Dio della chiesa sessuofoba che promuovesti comportamenti come quelli di Abramo che ebbe un figlio da una schiava, e poi lo cacciò da casa per la gelosia della moglie. Mentre Lot, nipote (figlio del fratello) di Abramo, procreò con entrambe le proprie figlie; Giacobbe, nipote (figlio del figlio) di Isacco, ebbe due mogli che tra loro sorelle; Reuben, figlio di Giacobbe, andò a letto con la concubina del padre; Giuda, altro figlio di Giacobbe, ebbe due figli dalla nuora. Ma tu non te ne preoccupasti, mentre tenevi un occhio su Beautiful, ti impegnasti invece a sterminare a "zolfo e fuoco" Sodoma e Gomorra, i cui abitanti non saranno stati tanto peggio dei tuoi patriarchi e dei loro familiari. Ma neanche dei governatori bigotti che hanno mandato le donne all'addiaccio a meno di non essere protette dagli stessi governatori magnacci.

O dio goliardico, con quegli scherzi tipo chiedere ad Abramo di sacrificare quel figlio fatto nascere da una novantenne con tanto prodigio per sapere se sarebbe stato fedele (non era sufficiente la tua onniscenza?) o che per far vedere al diavolo quanto buono era Giobbe gli hai procurato le peggiori sventure terrene. O dio sanguinario che hai fatto immolare la figlia di Iefte per un voto fatto al fine di propiziarsi la vittoria in battaglia. Che hai fatto sacrificare a Davide due figli e cinque nipoti di Saul per rimediare a un torto fatto da questi. Che hai fatto trucidare a Giosia sugli altari tutti i sacerdoti delle divinità locali di Samaria. E che solo dopo queste dicesti di esserti placato ma non ti placasti affatto.

O dio Italiano per indole e residenza, padre in cielo di quel Giacobbe che non esita ad usare inganno e menzogna pur di strappare a Esaù la primogenitura e la benedizione del padre. La prima la compra dal fratello per una minestra di lenticchie, dopo che questi è tornato affaticato e affamato dai campi, mentre lui era rimasto ad oziare a casa. La seconda la estorce al padre ormai vecchio e cieco, mettendosi addosso una pelle di capra per simulare la pelosità del fratello e dichiarando di essere lui, mentre Esaù era andato a cacciare per Isacco. Sarà questo bel tipo ad avere il coraggio di dichiarare al suocero, quando sarà il momento: «la mia stessa onestà risponderà per me». Ma, ciò nonostante, è proprio a Giacobbe che viene rinnovata in sogno la promessa già fatta ad Abramo e Isacco, di far diventare la sua progenie il Popolo Eletto. Nella tua onnipotenza non sei riuscito a battere neanche lui, che infatti chiamasti con il soprannome di Yisrael (che ha combattuto con Dio). O magari lo hai fatto vincere?

Dio geometra, lottizzatore degli uffici tecnici che hai fatto una promessa di vendita al tuo popolo delle terre dal fiume d’Egitto al grande fiume, l’Eufrate; il paese dove abitano i Keniti, i Kenneziti, i Kadmoniti, gli Hittiti, i Perizziti, i Refraim, gli Amorrei, i Cananei, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei. Confini che sono poi stati ridefiniti in seguito ad uno dei tuoi caratteristici ripensamenti e in base ai consueti contrasti nelle versioni bibliche poi ulteriormente ristretti nonostante le conquiste politiche e militari e sanguinarie della tua gente, che ancora oggi combatte lotte sanguinarie nelle terre di Palestina e Israele nel tuo misericordioso nome.

Dio guerriero che hai torturato gli egizi con le piaghe sterminandoli senza pietà (con frasi poco accondiscendenti del tipo "Il sangue sulle vostre case sarà il segno che voi siete dentro: io vedrò il sangue e passerò oltre, non vi sarà per voi il flagello di sterminio, quando io colpirò il paese d’Egitto". Assicurandoti tra l'altro che il cuore del faraone restasse duro in modo da non dover terminare troppo in fretta questo sadico e divertentissimo gioco concluso con il divertentissimo e cinematografico livello dell'annegamento degli egizi nel mar rosso. Che sconfiggesti insieme a Israele i re di Arad, di Sicon e di Og, «votando allo sterminio» i loro popoli e «non lasciando nessun superstite». Che, nonostante la tua misericordia, imponesti la carneficina dei Medianiti, secondo precisi ordini divini: «Compi la vendetta degli Israeliti contro di loro, quindi sarai riunito ai tuoi antenati». Tutti i maschi vengono uccisi e le città bruciate, ma Mosè preso dalla foga si adirò per il mancato assassinio di donne e bambini e comandò: «uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna non vergine, ma conservate invece in vita tutte le vergini per voi».

O quando dopo l'abbattimento delle mura di Gerico i cui abitanti vengono letteralmente sterminati, «passando a fil di spada ogni essere che era nella città, dall’uomo alla donna, dal giovane al vecchio, e perfino i buoi, gli arieti e gli asini» e dopo la quale lo stesso Giosuè si ripete tale e quale nella conquista di Ai, dove «i caduti, uomini e donne, furono 12 mila», e Giosuè fece della città «una rovina per sempre, una desolazione fino ad oggi». Poi venne il turno di una coalizione di cinque re amorrei, investiti da una pioggia di pietre scatenata da Jahvé. Per poter avere più ore di luce per lo sterminio dei nemici, Giosuè chiede al Signore di fermare il Sole, e «il Sole si fermò e la Luna rimase immobile». Un versetto, questo, particolarmente gravido di conseguenze non solo per i poveri Amorrei, ma anche per gli Europei, visto che è su di esso che la Chiesa basò il suo rifiuto dell’eliocentrismo e nel 1633 condannò Galileo e la scienza. «Giosuè batté tutto il paese: le montagne, il Negheb, il bassopiano, le pendici e tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni essere che respira, come aveva comandato Jahvé, Elohim di Israele». E naturalmente «si impadronì di tutti con le armi, perché era disegno di Jahvé che il loro cuore si ostinasse nella guerra contro Israele, per votarli allo sterminio, senza che trovassero grazia, e per annientarli». Il Signore forte e potente, il Signore potente in battaglia. […] Chi è questo re della gloria? Il Signore degli eserciti.

Dio detentore della religione più persecutrice della storia, nei confronti della scienza, del sapere, e della razza umana. Persecutore contro gli eretici del culto pagano, dalla prima di Nerone nel 64-68 all'ultima di Diocleziano nel 303-304, passando per quelle di Traiano, e il segno che hai posto su Costantino ha confermato ancora una volta che non tutti i tuoi figli son ben voluti come oggi ci si fa credere.

Eppure la tua ira era nota da quando Mosè scese dall’Oreb con le tavole, le spezza in un impeto d’ira verso il suo popolo fedifrago. Poi distrugge l’idolo, lo polverizza, impasta la polvere con l’acqua e fa trangugiare l’intruglio agli Ebrei. Dopo aver strigliato Aronne, Mosè raduna i Leviti e ordina un massacro: «passate e ripassate nell’accampamento da una porta all’altra, uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente». Essi obbediscono, e come risultato «perirono circa 3.000 uomini del popolo».

La carneficina mai superata neanche dalle grandi guerre, delle conquiste spagnole in tuo nome, o delle importazioni di schiavi americane sotto le leggi bibliche e delle maledizioni di Canaan reo di aver visto Noè in tenda ubriaco, considerate legittime dalla chiesa. Chiesa fondata dal tuo Pietro un impulsivo guerrafondaio che degno dei tuoi insegnamenti e apostolo del tuo figlio ha brandito e utilizzato la spada, ti ha rinnegato tre volte in una notte e ha messo in discussione il tuo disegno divino facendolo chiamare demonio da tuo figlio (poco dopo l'investitura ad angelo degli apostoli). Che in seguito fece cadere stecchiti i due coniugi Anania e Saffira, rei di non aver versato alla comunità l’intero ricavato della vendita di un loro podere, così che «un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose».

La mia gentile consuocera crede in realtà però conferma di credere solo nei Vangeli. Quelli che predicano nient'altro che l'amore. Ma evidentemente si ferma ad alcuni passi dei vangeli canonici, senza fermarsi alle allusioni del business che avresti creato di li a 2000 anni fino alla fondazione di una banca nota per il riciclaggio e orchestrato da abili e devoti consiglieri finanziari entrambi abbandonati e assassinati nonostante o forse a causa della copertura che offrirono a santa madre mammona dopo i fallimenti, i disastri con i creditori e i finanziamenti nell'est contro l'espansione delle ideologie filomarxiste e nell'ovest contro i Contrasin grazie anche alla provvidente intercessione di nostra signora di Fatima ancora oggi incommensurabile ulteriore fonte di lucro per le tue casse esentasse e sovvenzionate dalla finta laicità dello stato che hai invaso, con quelle chiese dove questa mia consuocera va appunto a sollazzare il suo incosciente spirito.

Dio sbadato, che ti sei messo da parte nel momento degli eccidi nel periodo del nazismo e hai protetto gli abusi del potere mentalico e fallico del sacerdozio su bambini indifesi. Ovviamente la mia amica sa che non si può fare di tutta un'erba un fascio, e che i preti sono esseri umani, e che il papa e gli arcivescovi che comunicano con te su di un canale preferenziale trovano talvolta dei disturbi sulla linea. Così come non può rinnegarti dopo le notti passate a cercare se stessa dentro a un altro, dopo esser passata sotto il fuoco indelebile di una santa messa, e aver dimenticato chi le donava un amore genuino perché non professato nelle chiese dorate ma portato per lei dentro di sé. Sono uomini mi dice lei, dimenticando ancora che tu, o Dio autoritario che ci hai imposto di obbedire ciecamente ai successori di Pietro, e alla casta sacerdotale tutta della chiesa, che specificò chiaramente nei vangeli che “Se invece così non farete, o maliziosamente prenderete tempo, vi assicuro che con l’aiuto di Dio noi ci scaglieremo contro di voi, vi faremo guerra in tutti i modi e con tutti i mezzi che potremo, e vi assoggetteremo al giogo e all’obbedienza della Chiesa e delle Loro Maestà, e cattureremo voi e le vostre donne e i vostri figli, e ne faremo degli schiavi e come tali li venderemo e disporremo di loro, e prenderemo i vostri beni e vi faremo tutto il male che potremo.”

In particolare forse le furono strappate durante il catechismo alcune pagine di quel vangelo ridisegnato da Saulo l'opportunista, che relega poi Pietro in secondo piano. Quelle pagine che spiegano che “pur essendo libero da tutti, mi son fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: mi son fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la legge sono diventato come uno che è sotto la legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la legge. Con coloro che non hanno legge sono diventato come uno che è senza legge, [...] per guadagnare coloro che sono senza legge. Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno.”

Dio commercialista, che pochi secoli fa hai costruito in meno di 6 giorni il purgatorio e istituito il lucrosissimo mercato delle indulgenze. Dio simoniaco che dai primi secoli compri proprietà in cambio di privilegi, con i tuoi imbrogli legalizzati in forma di bolle papali e donazioni di Costantino, che obblighi a pagare pegno alle tue chiese per matrimoni, oboli per qualsiasi cerimonia e a comprare le intercessioni dei morti, che sfrutti la superstizione, l'iconoclastia, e i santuari dei giubilei. Che spartisti i ruoli mediante il Concordato di Worms del 1122, ratificato l’anno dopo dal Primo Concilio Lateranense, che divenne il primo dei tanti concordati che la Chiesa in seguito stipulò coi potenti della terra: ad esempio, nel 1801 con Napoleone in Francia, nel 1855 con Francesco Giuseppe in Austria, nel 1929 con Benito Mussolini in Italia, nel 1933 con Adolf Hitler in Germania, nel 1940 con Antonio Salazar in Portogallo, e nel 1953 con Francisco Franco in Spagna.

Tu che grazie al tuo patto con il malaffare del governo italiano riesci ad intascare ogni anno cifre dell'ordine delle tasse imposte al popolo senza dover mai dare il benché minimo contributo. Tu che a differenza di noialtri godi di convenzioni finanziarie, concordati, statuti, patti con i duci, tradimenti costituzionali, gettiti "volontari", che oggi costituiscono uno dei cancri dell'ordinamento di un governo che fa fatica a investire invece nel futuro dei giovani e della ricerca, mentre tu nel 21esimo secolo ancora ricerchi il modo migliore per certificare in modo maldestro nelle encicliche e nei concili aberranti concetti come la trinità o il parto senza sverginamento di quella signora che dopo un referendum di vescovi è stato deciso e dopo il quale sono cominciate tutte le apparizioni, i pianti di sangue (con DNA animale), e tutto un nuovo e vigorosissimo merchandising della purificazione e del sessismo di controllo. Peccato che anche la purificazione sia una bufala, visto che, ad esempio, in centocinquant'anni la Madonna abbia ufficialmente concesso solo sessantacinque miracoli a cento milioni di pellegrini. Una media, inferiore a uno su un milione, di gran lunga più bassa della percentuale delle remissioni spontanee dei tumori.

Tu che senza pensare a quelle famiglie che non hanno casa, ma non hanno neanche enti, immobili, istituti, scuole, collegi, esenti da imposte, accumulavi terreni e beni voltando la faccia ai valori di carità e povertà, radendo al suolo i templi per costruirci al loro posto le chiese. Nel 385 il vescovo spagnolo Priscilliano e sei suoi seguaci divennero i primi cristiani condannati a morte e giustiziati per eresia. Nel 392 una gang di fondamentalisti cristiani distrusse la famosa Biblioteca di Alessandria, con la connivenza di Teodosio. Nel 415 il vescovo Cirillo, patriarca della stessa città, commissionò l’omicidio della protomartire laica Ipazia, la prima matematica della storia, inventrice dell’astrolabio e del planisfero: il suo corpo fu scarnificato con conchiglie affilate, smembrato e bruciato, in un episodio che, come disse nel 1788 Edward Gibbon in Declino e caduta dell’Impero Romano, «impresse una macchia indelebile» sul Cristianesimo. La Chiesa Cattolica la scienza l’ha avversata fin dalla sua nascita, condannando Giordano Bruno a morte nel 1600 e Galileo Galilei agli arresti domiciliari perpetui nel 1633. Le opere dei pensatori furono messe tirannicamente all’Indice, il che ci ha permesso di perdere nel fuoco gran parte della cultura letteraria, filosofica e scientifica moderna, da credenti quali Galileo, Cartesio e Kant a miscredenti quali Leopardi, Moravia e Sartre. Quella chiesa che dopo aver chiesto scusa continua a infilarsi in diatribe politiche sulla dignità di quegli embrioni che per settimane rimangono indistinguibili da quelli di girino.

Puntualmente, nel 1184 Lucio III diede ordine ai vescovi di inquisire gli eretici, definiti appunto come coloro che rifiutavano le disposizioni papali. Nel 1215 il Quarto Concilio Lateranense stabilì che si dovesse procedere d’ufficio contro di essi. Nel 1220 l’imperatore Federico II decretò la morte sul rogo come pena per l’eresia. Nel 1231 Gregorio IX nominò i primi inquisitori pontifici, tradizionalmente scelti fra i domenicani e i francescani. Nel 1252 Innocenzo IV autorizzò l’uso della tortura come mezzo per estorcere la “confessione”. E nel 1484 Innocenzo VIII aprì ufficialmente la caccia alle streghe. Da allora la macchina stritola-eretici lavorò a pieno ritmo per secoli, soprattutto con le Inquisizioni spagnola (1478-1820), portoghese (1536-1821) e romana (1542-oggi).

Dio amante dei bambini, e assertore dell'infallibilità dei sacerdoti, che, per dare un’idea dell’ordine di grandezza degli abusi, vennero citati in giudizio in 4.400 con 11.000 denunce, portando a risarcimenti pari ad un miliardo di dollari e alla letterale bancarotta di tre diocesi. Dio dei papi successori di Pietro che hanno tutelato il segreto mediante la disposizione segreta Crimen Sollicitationis emanata da Giovanni XXIII e poi ripresa dal nostro amato cardinale Ratzinger, non più processabile per le sue colpe a causa dell'immunità papale di capo di stato (il che tra l'altro ci ricorda qualcun altro tutt'ora impunito e a lui molto vicino in capitale).

Ci sono persone che continuano ad andare nelle chiese e a salutarle per onorare questi individui, e che continuano a credere in te e a quelle persone che hanno scritto la bibbia credendo e imponendo che la terra fosse piatta e derivando il culto dalle leggende cristiane dai miti astrologici costruiti dall'essere umano, superstizioso per retaggio e per accaparrarsi l'affetto il dio sole e del mito di Akhenaton, le cui fonti storiche risiedono nella collezione di miti contraddittori e nell'elaborazione a tavolino dei dogmi di una religione di stato durante il concilio di Nicea voluto da quel Costantino santo battezzato morente e voluto santo nonostante egli avesse sulla coscienza, tra le altre cose, l’assassinio del figlio primogenito Crispo, della moglie Fausta e del nipote Liciniano, figlio della sorella Costanza e di Licinio. Crede in un Gesù risorto in due o tre modi diversi, così amante del paradosso e dell'antinomia tanto utile per il governo dei potenti e ricchi imperatori della chiesa nella storia sulla plebe povera e senza difese, inquisita e giustiziata in tuo nome per miscredenza.

So che hai detto Comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici”. Ma egli vi risponderà: “Non vi conosco, non so di dove siete. Allontanatevi da me”», e allora «ci sarà pianto e stridore di denti». Un pessimismo che ben si accorda alle parole del Padre stesso: «Mi invocheranno, ma io non risponderò. Mi cercheranno, ma non mi troveranno». Oltre che, naturalmente, con il famoso motto: «Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti. Mi rivolgo a te direttamente e non a quel Gesù incazzoso che ha seccato un fico solo perché “colpevole” di non avere frutti fuori stagione, in uno scatto d’ira causato dal non aver ancora fatto colazione. Chiedere è lecito. Perciò se ho sbagliato qualcosa Dio, dimmelo non mandarmi segni arcani, non sono abbastanza intelligente per coglierli, oppure levati dalle palle e lascia che chi crede in te non possa giustificare le sue bagassate con questa religione mefistofelica e che torni in sé durante questa stessa vita.
Grazie.

Tratto liberamente dal Vangelo secondo Odifreddi, Franco Maria Boschetto, Homolaicus, ....

20 gennaio 2012

Parola di menti straordinarie


Mi considero molto fortunato a essere senza Dio, così non ho da pensare a certe cose. L’unico problema è se vogliamo o no migliorare la qualità della vita, senza far del male a chi ci sta attorno.
1962, James Watson 

Mi sembra che la specie umana sia un risultato molto imperfetto dell’evoluzione, per ora: certo c’è spazio per progredire a migliorarla. La vita ha ancora alcuni milioni di anni di fronte a sé sulla terra, e certamente non passeremo alla storia come il suo prodotto finale: al massimo, una tappa intermedia. La religione deve adattarsi alle scoperte scientifiche: se c’è un conflitto con la scienza, è lei che deve cedere. Ma io non sono un ateo: per me l’ateismo è l’altra faccia della medaglia del teismo. Credo che la religione ci possa fornire una guida spirituale, e per me Gesù Cristo è come un maestro morale.
Confesso di non aver mai letto Spinoza. Io so solo di credere che ci sia un’unica realtà, di cui il cervello può comprendere sempre più aspetti, man mano che diventa più complesso con l’evoluzione. Noi uomini comprendiamo ciò che ci permette il chilo e mezzo di materia grigia che abbiamo in dotazione, che comunque è parecchio: la relatività, la selezione naturale, le variazioni Goldberg, la Capella Sistina … Sono tutti modi di avvicinare la bellezza e la verità. Ma probabilmente non sono molto, in paragone a ciò che altri esseri e altri cervelli potranno fare tra qualche miliardo di anni.
1974, Christian de Duve 

L’obiettivo finale è di poter progettare nuove cellule artificiali, in grado di compiere a comando compiti che vengano loro assegnati. In altre parole, per ora ci siamo limitati a leggere il codice genetico, ma è giunto il momento di riscriverlo!
- Finora però c’è stato un unico autore: non ci sono pericoli nel voler giocare a fare Dio?
Se pensa alla possibilità di poter fare brutte cose, sarebbe difficile competere in questo con la natura: ad esempio, a noi non verrebbe mai in mente di costruire qualcosa come l’antrace. Queste cose le lasciamo fare a Dio: se gli piace giocare a fare l’assassino, è un problema suo. Noi cercheremo di fare soltanto cose buone.
1978, Hamilton Smith 

Il Vaticano considera la biologia oggi allo stesso modo in cui considerava l’astronomia ai tempi di Galileo. La sperimentazione animale è utilissima: ad esempio per lo sviluppo di tecniche operatorie in cardiologia. Non si può proprio farne a meno nella ricerca. Almeno per una buona parte della medicina.
Senza nemmeno saperlo, molti animalisti sono contrari a una ricerca di cui loro stessi si avvantaggiano! E poi, spesso non si rendono conto che la ricerca sugli animali serve anche agli animali stessi: ad esempio, per sviluppare vaccini per le loro malattie. Il che non significa, naturalmente, che allora si possano liberamente infliggere sofferenze inutili.
Troppo spesso, purtroppo, il pubblico viene esposto a una propaganda unilaterale: religiosa, politica, ambientalista, animalista … Per avere opinioni equilibrate bisogna chiedere cosa ne pensano i medici e gli esperti.
1981, David Hubel 

Dire “l’origine è Dio" è solo un modo diverso di dire “non sappiamo qual è l’origine”. La scienza è conoscenza, mentre una religione è soltanto un costrutto sociale che alcuni (in genere, i deboli) trovano utile, e altri (in genere, i potenti) sfruttano per i loro scopi.
1993, Richard Roberts

A me il Principio Antropico sembra semplicemente un errore logico: il passaggio dall’ovvia constatazione che la vita non sarebbe possibile se l’universo non fosse come è, all’assurda ipotesi che l’universo è come è affinché la vita sia possibile. Lei che ne pensa? Penso che sia una cosa senza senso, una forma di misticismo. Probabilmente anche la vita stessa è il risultato di processi di autorganizzazione spontanea.
1977, Prigogine

Gli scienziati devono anzitutto decidere se ciò che hanno scoperto creato può aiutare o danneggiare la gente. E poi, se se ne può abusare. L’atto della creazione è incompleto, senza il giudizio morale. La società non vuole vedere i lati oscuri di ciò che rende la sua vita migliore, e li rimuove. Ci piace la carne, ma non ci piace assistere alla macellazione degli animali. L’irrazionalità è una qualità intrinseca dell’azione umana. E la poesia, la letteratura, l’arte, e l’umanesimo in genere, ci aiutano appunto a comprenderla. Gaia, cioè la Terra come organismo, vive senza preoccuparsi troppo delle sue specie.
1981, Roald Hoffmann

"Ebrei, cristiani e musulmani affermano che le loro scritture hanno una conoscenza dei bisogni dell'umanità talmente approfondita che potrebbero solo essere state scritte sotto la direzione di una divinità onnisciente. Un ateo è semplicemente una persona che ha preso in considerazione tale affermazione, ha letto i libri e ha trovato l'affermazione stessa ridicola. Non c'è bisogno di prendere tutto per fede, o essere in alternativa dogmatici, per rigettare credenze religiose ingiustificate. Come disse una volta lo storico Stephen Henry Roberts (1901-71): «Io sostengo che siamo entrambi atei, solo che io credo in un dio di meno rispetto a voi. Quando capirete perché rifiutate tutti gli altri possibili dèi, capirete anche perché io rifiuto il vostro.»"
2001, Sam Harris

La parola Dio per me non è più di un’espressione e un prodotto della debolezza umana. La Bibbia è una collezione di onorevoli ma primitive leggende per lo più infantili. Nessuna interpretazione, di nessun genere, può cambiare questo per me
1954, Albert Einstein

Non dobbiamo trascurare la probabilità che il costante inculcare la credenza in Dio nelle menti dei bambini possa produrre un effetto così forte e duraturo sui loro cervelli non ancora completamente sviluppati, da diventare per loro tanto difficile sbarazzarsene, quanto per una scimmia disfarsi della sua istintiva paura o ripugnanza del serpente.
1887, Darwin

15 gennaio 2012

Scritte Cinesi. Che dicono?

Per chi si chiede cosa c'è scritto sui vari involucri, bacchette, piattini, lanterne cinesi, qui c'è una risposta. Nella figura: (i) involucro di bacchette cinesi (le prime a sinistra); (ii) altro involucro con scritte che si trovano spesso sulle lanterne rosse (bacchette al centro); la (iii) scritta sul terzo involucro è in giapponese; riconosco alcuni Kanji, ma meglio non provare a tradurli vista l'ampia diffusione di falsi amici tra i caratteri importati dagli uomini del Giappone.

Sulle (i) sono riconoscibili 5 simboli, il primo dei quali sembra un simpatico disegnino ornamentale, ma che bisogno c'è di disegnare quando i caratteri sono essi stessi disegni, si tratta infatti del doppio 喜xǐ, o 双喜 (shuāngxǐ), o 喜喜 xǐxi. 喜 significa felicità, infatti il carattere viene spesso tradotto come "double happiness" e io ci sono particolarmente affezionato. Gli altri caratteri sono nell'ordine:
  • (): fortuna
  • (): fortuna o prosperità (祿)
  • 寿 (shòu): vita prospera, lunga vita (壽)
  • (xǐ): gioia, giubilo
Il secondo involucro, altrettanto comune, si trova spesso negli oggetti rossi ornamentali, come le lanterne. Recita il chengyu恭喜发财 (gōngxǐ fācái, 恭喜發財): "Possa tu trascorrere un anno prosperoso".

La scritta su queste bacchette è una composizione di 5 altrettanto bene auguranti caratteri, alcuni già visti sopra:
  • 福 (fú): fortuna;
  • 禄 (lù): prosperità, 祿;
  • 寿 (shòu): lunga vita, 壽;
  • 宜 (yi): (vita) confortevole;
  • 康 (kāng): (vita) in salute;
Così d'ora in poi avrete un idea di cosa state infilando in bocca.

10 gennaio 2012

Trova il pezzo mancante

Sei un guru della geografia Italiana? Sei un giornalista che vuol fare un salto di qualità? Conosci ogni angolo di questo paese a forma di protesi? Partecipa al grande concorso "trova il pezzo mancante", puoi vincere l'indipendenza dalla cartografia mondiale.
Italia, trova il pezzo mancante. Quiz n.01 (by Movimento 5 Stelle)

Italia, trova il pezzo mancante. Quiz n.02 (by Speziapolis, via La Repubblica)

Italia, trova il pezzo mancante. Quiz n.03 (by Cadoinpiedi)


E in omaggio, Italia, trova il pezzo mancante. Quiz n.04 (by Aiuolik)
Mai che si dimenticano, che so, del Piemonte. :)
Insomma, non c'e' piu' la mezza stagione, non c'e' piu' il pane di una volta, non c'e' piu'...

Trova il pezzo mancante n.05: Charlie
Non cielo dicono, In una recente foto del territorio nazionale italiano (“SCATTATA “ dalla Nasa) , notiamo come la Sardegna sia assente, forse vogliono nascondere qualcosa !?



05 gennaio 2012

Chi ha il piede rinchiuso in una scarpa, cammina come se tutta la terra fosse ricoperta di cuoio.
Henry David Thoreau